Rosa pallido all’imbrunire
S0triscia l’azzurro che v’a sfinire
Perché non parli perché ancor temi
A noi non dici o Dea ma fremi
Nascondi il fiore il sogno e il dardo
Sul tuo biancore vano e sordo
Mentre correndo vai
Per quelle terre di frontiera
Aperto il solco di dosso sfai
Mostrando il passo la tua chimera
A viso torto stai a guardare
Le nostre perle su quell’altare
Dall’alto in basso a noi elargisci
Sui volti la vendetta del tuo male
Il fianco porto in fin svanisci
Spaccato il ventre ridi canti ed è fatale
Che soffi il vento
Che passi il tempo
Se nulla togli o dai
Se nulla chiedi o sai
Che fosse ieri o mai
Ti stringo e tremo
Ti vinco e tremo
Ti amo e tremo
E’ questo il tempo o mai
Ti vedo ti sento ti parlo ti adoro
Ti bramo ma appena soltanto ti sfioro
Con gli occhi ti seguo ogni tuo gesto esploro
E come una danza che lento tu intessi
Di tanti sottili colori e riflessi
Ti adorna di verde d’azzurro e poi oro
E come le voci frammiste di un coro
La bassa la lieta e quella più triste
Che porta il ricordo di cose perdute
Perfino mai viste
Ti cantano intorno il canto del giorno
Ed è sempre giorno di notte e di giorno
Di sera e di giorno
Per te è sempre giorno
Un giorno velato di sguardi gentili
Di passi ovattati in ampi cortili
E il cielo è la corte la corte il dolore
Il caro pensiero che porta all’amore
Amore di giorno e ancora di notte
Fremente in attesa disperso
In vaghe carezze per sempre interrotte
In tempi che corrono troppo veloci
E resta il profumo del vuoto
Il gusto un po’amaro che lasciano i baci
Mi piaci mi piaci…
E proprio lì infondo al grande cortile
Là dove tu guardi all’ignoto avvenire
Si infrangono in fulgidi sogni beati
Frammenti di vite leggende e racconti
Di genti di mondi
Misteri nel cuore da sempre
E per sempre occultati
Venezia t’hanno rubato le stelle
Hanno avvelenato i lampioni
E in quelle palle gelide e gialle
Han cancellato l’ombre dei sogni
Pei nostri falsi bisogni
Le donne velate di mistero e amaranto
Piangono i passi felpati
Nelle notti baciate
Nei vicoli stretti e lontani
Dei loro incontri segreti
Dei tacchi piumati
A voi uomini ciecamente amati
Nei labirinti vuoti
Delle vostre galassie
Di pensieri infiniti
Uomini ricchi eruditi
O stancamente finiti
Neanche in quella notte dell’anno
Per tutto quello che sanno
Han regalato a Venezia
Una notte di pace e di stelle
Perché sian dati hai porci le perle
Di un bacio mediato centuplicato
In quelle scatole ancora più gialle
Il messaggio è passato
Invece di un milione di vere fiammelle
Così è sembrato
Quarantamila beoni han castigato
Altrettante smorfiose indifese
Per passare all’anno cornute e riprese
Mentre le scope di mille spazzini
Ormai i soli angeli e cherubini
Han salvato Venezia come sempre fanno
Dei sogni mancati di quel che diranno
Go visto Venessia de novo morir nell’inganno
Ottobre
E i giorni passeranno
Come ombre
Le ombre come notti
Sul pozzo la stella
Una goccia nel secchio
Di sudore ancor brilla
Luneggia allo specchio
I capelli in una farfalla
Dei lenti meriggi il calore
Nei tuoi occhi orientali
La sabbia sul fiume e l’odore
Dei dolci ricordi finali
Già sparsi nel vento dai fiori
Su crepe d’ottobre la terra
Sui bimbi di seta e i colori
Protetti dal mal della guerra
Nuits sombres nuits blanches
Nuits prises par l’fremi d’mes sens
Par les ombres de mes yeux
Avalé par le souffle des cieux
Nuits aveugle et amères
Perdues aux places solitaires
Gémissements d’enfants et de chats
Odeur acre d’encre et de rats
Parmi ruelles et avenues
Palais trop splendides vaincues
Memoires muettes sans regard
Me pursuivent nu au hasard
Vertes brillantes ou trempées
Nuits plus qu’au jour eclarées
Sur les toits infini neuf et vieux
Etoilée des doigts des nos Dieux
Nuits aux angles des églises
Nymphes acquatiques soumises
Pétrifiez sur les lèvres des poètes
Lueur seul d’encens et des fêtes
And you know these things I’ve always thought about
Are simply passing by and I see it in your eyes
That you understand well what I mean
Cause I feel the same sense of peace and joy
That I may still regret not having found before
But now I know and you know
That all there is to understand is that
We are one in all we are one in all
And it doesn’t really matter if we were lost many times
As long as we can find the lightness in the simple fact
The mind is just a wire that we can roll up
Or may as well forget to be undone
Cause all there is to understand is that
We are all in one we are all in one